,

Come igienizzare la biancheria dei degenti: metodi efficaci per garantire pulizia e sicurezza

In questo articolo ti parliamo di...

  • La corretta igienizzazione della biancheria per persone in degenza è un processo che va oltre la semplice pulizia. Non si tratta solo di rimuovere lo sporco visibile, ma di abbattere in modo scientifico le cariche batteriche e virali per prevenire infezioni e irritazioni cutanee.
  • Un lavaggio professionale si articola in fasi precise, dal prelavaggio a bassa temperatura per eliminare i residui organici, fino al ciclo ad alta temperatura (superiore ai 60°C) con agenti sanificanti specifici, garantendo un risultato sicuro per la pelle.
  • La scelta dei prodotti chimici è determinante per l'efficacia del processo e la tutela dei tessuti e della cute. L'uso di composti a base di perossido di idrogeno e acido peracetico è da preferire all'ipoclorito di sodio (candeggina). Questi agenti, infatti, offrono un'elevata azione disinfettante a temperature controllate e rimuovono macchie e odori senza danneggiare le fibre del tessuto nel tempo.

Un processo strutturato in più fasi, dall’eliminazione dei residui organici al lavaggio ad alte temperature con agenti sanificanti, riduce il rischio di infezioni e preserva la salute della pelle fragile

Garantire un ambiente pulito e sicuro per una persona allettata o con mobilità ridotta è una delle responsabilità più importanti per chi presta assistenza, sia in un contesto domestico che professionale.

In questo quadro, la gestione della biancheria del letto assume un ruolo centrale, trasformandosi da semplice compito domestico a vera e propria procedura sanitaria.

Una corretta igienizzazione, infatti, non si limita a un fattore estetico, ma incide direttamente sulla prevenzione di complicazioni e sulla qualità della vita del degente.

Comprendere a fondo i rischi associati a una gestione inadeguata è il primo passo per adottare le pratiche più corrette ed efficaci.

Le seguenti indicazioni si rivolgono a operatori socio-sanitari e caregiver familiari, con l’invito a seguire sempre le istruzioni dei professionisti sanitari e del produttore dei dispositivi.

Leggi anche: Sanificazione dei tessuti sanitari: protocolli, prodotti e frequenza consigliata

I rischi di una biancheria non correttamente igienizzata

Quando la biancheria da letto non viene trattata con procedure adeguate, può trasformarsi rapidamente in un veicolo di microrganismi patogeni.

Il calore e l'umidità, spesso presenti in un letto di degenza, creano un ambiente ideale per la proliferazione di batteri, funghi e virus.

Questo espone la persona assistita, la cui pelle è spesso già fragile, a un rischio elevato di infezioni cutanee, irritazioni o dermatiti, che possono aggravare condizioni preesistenti come le lesioni da pressione (o piaghe da decubito).

Inoltre, residui di sporco organico e un pH non neutro del tessuto possono causare macerazione cutanea e compromettere la naturale barriera protettiva della pelle, minando non solo la salute ma anche la sensazione di comfort e dignità dell'individuo.

Per evitare queste conseguenze, è indispensabile seguire un protocollo di lavaggio validato e professionale.

Letto appena rifatto con lenzuola e biancheria sanificati | HIP Sistema Letto

Come sanificare i tessuti in modo professionale: i passaggi chiave

Parlare di igienizzazione o sanificazione è diverso dal parlare di sterilizzazione. L'obiettivo non è rendere il tessuto sterile, ma abbattere la carica microbica a un livello di sicurezza, rimuovendo sporco e macchie in modo efficace.

Un processo professionale si articola in passaggi precisi:

  1. prelavaggio a bassa temperatura: questa prima fase è cruciale per rimuovere lo sporco solido e i residui organici. L'uso di acqua fredda o tiepida insieme a tensioattivi specifici e agenti come il perossido di idrogeno prepara le fibre al trattamento successivo. Al termine di questo ciclo, una centrifuga aiuta a eliminare meccanicamente le particelle di sporco più grossolane;
  2. lavaggio principale ad alta temperatura: il ciclo di lavaggio vero e proprio deve avvenire a una temperatura superiore ai 60°C. A questa temperatura, l'azione dei detergenti si combina con quella di agenti ossidanti (come perossido o acido peracetico) che si attivano per completare la sanificazione, esercitando al contempo un'azione sbiancante e deodorante;
  3. risciacqui e neutralizzazione del pH: dopo il lavaggio, sono necessari risciacqui accurati per eliminare ogni residuo di detergente. L'ultimo passaggio fondamentale è la verifica e l'eventuale correzione del pH, che deve essere riportato a un valore neutro (intorno a 5.5-6.5) per essere dermo-compatibile ed evitare di causare irritazioni alla pelle.

Importante: anche se comunemente impiegata per la disinfezione domestica, la candeggina a base di ipoclorito di sodio non è indicata per il trattamento della biancheria tecnica sanitaria. Questo composto, infatti, può compromettere l’integrità delle fibre elastiche, causare indurimento del tessuto, scolorimento precoce e riduzione delle proprietà traspiranti.

La riuscita di questo processo dipende anche dalla natura dei tessuti trattati, poiché non tutti i materiali rispondono allo stesso modo.

Prodotti per la degenza domiciliare: benessere per la persona assistita e praticità per chi se ne prende cura

La linea completa di prodotti HIP per la degenza domiciliare. Prodotti per la degenza domiciliare riutilizzabili, professionali, sicuri e confortevoli, che permettono di vivere con serenità e sicurezza le sfide quotidiane della cura anche a casa...

Perché i tessuti tecnici sono la scelta migliore per igiene e durata

Non tutta la biancheria è uguale, specialmente quando deve affrontare cicli di sanificazione intensi e garantire al contempo la massima protezione per la pelle.

I tessuti tradizionali, come il cotone comune, possono irrigidirsi, formare pieghe difficili da eliminare e deteriorarsi rapidamente se sottoposti a lavaggi frequenti ad alte temperature.

Al contrario, la biancheria tecnico-sanitaria è progettata proprio per questo scopo. La sua particolare struttura a maglia elastica resiste in modo ottimale ai trattamenti, previene la formazione di pieghe – un fattore critico nella prevenzione delle lesioni da decubito – e mantiene un basso coefficiente d'attrito sulla pelle.

Inoltre, questi materiali dissipano l'umidità più velocemente, contribuendo a mantenere un microclima più asciutto, ostile alla proliferazione batterica.

La scelta di un tessuto tecnico non è quindi solo una questione di comfort, ma una decisione strategica che semplifica e ottimizza l'intero ciclo di gestione della biancheria, portando vantaggi tangibili anche a chi se ne occupa ogni giorno.

Leggi anche: Sistemi di contenimento dei rifiuti sanitari, tra soluzioni e alternative

Semplificare il lavoro di chi assiste: i vantaggi di un sistema letto integrato

L'adozione di un sistema letto completo, che combina biancheria tecnica e ausili come le traverse lavabili, che non formano pieghe sotto la schiena e rimangono in posizione, semplifica la gestione quotidiana dell'igiene e offre un reale sostegno sia ai caregiver familiari che agli operatori socio-sanitari.

Questo approccio integrato non si limita a rendere più efficiente l’assistenza, ma riduce anche il carico fisico e mentale di chi presta cura, consentendo di dedicare più energie e attenzione alla persona.

In questo modo si valorizza il lavoro degli operatori e, allo stesso tempo, si tutela la dignità dell’ospite.

Come igienizzare la biancheria dei degenti: domande frequenti

È sufficiente un lavaggio ad alta temperatura per igienizzare la biancheria?

No, il solo utilizzo dell'alta temperatura non è sufficiente per garantire una corretta sanificazione. Sebbene il calore contribuisca all'abbattimento di molti microrganismi, un processo completo richiede l'azione combinata di più elementi. È fondamentale un prelavaggio a freddo per rimuovere lo sporco organico (che altrimenti verrebbe "cotto" dal calore, fissandosi alle fibre), l'uso di specifici agenti chimici sanificanti come perossido o acido peracetico durante il ciclo a caldo, e una fase finale di neutralizzazione del pH per rendere il tessuto sicuro al contatto con la pelle.

Qual è la differenza tra igienizzare e sterilizzare la biancheria sanitaria?

Igienizzare (o sanificare) e sterilizzare sono due processi con obiettivi diversi. L'igienizzazione mira a ridurre la quantità di microrganismi (batteri, virus, funghi) a un livello di sicurezza, eliminando la maggior parte degli agenti patogeni e rendendo il tessuto sicuro per l'uso. La sterilizzazione, invece, è un processo assoluto che ha lo scopo di eliminare qualsiasi forma di vita microbica, comprese le spore. Quest'ultima è una procedura richiesta in ambiti specifici come la sala operatoria, mentre per la biancheria da degenza è sufficiente e appropriata una corretta sanificazione.

Le traverse lavabili sono davvero più igieniche di quelle monouso?

Sì, se gestite correttamente, le traverse lavabili di alta qualità possono essere considerate più igieniche e sicure. A differenza dei modelli monouso, sono progettate per non formare pieghe sotto la regione sacrale, riducendo il rischio di lesioni da pressione. Inoltre, i materiali tecnici con cui sono realizzate permettono un assorbimento rapido e limitano il tempo di contatto della pelle con il pH acido dei liquidi organici. Possono essere lavate seguendo protocolli di sanificazione ad alta temperatura che garantiscono un abbattimento microbico superiore a quello offerto dalla semplice sostituzione di un prodotto usa e getta.

Prodotti
Load more

Accedi

Menu

Carrello

Non ci sono prodotti nel tuo carrello