Come trattare le piaghe da decubito in modo efficace

Sapere come trattare le piaghe da decubito può favorire la guarigione delle lesioni e limitare i sintomi dolorosi, offrendo sollievo alle persone allettate.

Anche note come lesioni da pressione, le piaghe da decubito si formano a causa della prolungata compressione di un tessuto molle (come pelle, sottocute o muscolo) tra una sporgenza ossea e una superficie dura, oltre che per lo sfregamento con i tessuti o per la presenza di pieghe e cuciture su lenzuola e materassi.

Come trattare le piaghe da decubito e favorire la guarigione della lesione

Nella lungodegenza familiare e sanitaria, per trattare una piaga da decubito con efficacia bisogna per prima cosa valutare la gravità della lesione. Solo un medico può farlo, esaminando le condizioni generali di salute della persona e della cute. Viene poi elaborato un piano di assistenza individuale che comprende: 

  • i metodi migliori per la cura della ferita e la riduzione del dolore a carico del degente allettato; 

  • un calendario di ispezione periodica per individuare precocemente le aree di rischio.

Va sottolineato che esistono diversi stadi di lesione da pressione (dal 1° al 4°) a cui corrispondono differenti metodi di trattamento e medicazione. Per facilitare la ripresa del tessuto epidermico, bisogna fare in modo che la lesione sia sempre pulita e mai esposta a pressione. 

Per quanto riguarda la detersione, è il medico di riferimento a suggerire la metodologia adeguata in base alle necessità della persona. Solitamente si usano soluzioni acquose unite ad antisettici. Sulla piaga e all’interno della ferita, invece, è l’operatore sanitario ad occuparsene, applicando l’unguento cicatrizzante prescritto dallo specialista.

Come trattare le piaghe da decubito infette

In caso di lesioni infette accompagnate da gonfiore, arrossamento, calore e dolore, l’operatore sanitario deve svolgere una pulizia accurata della ferita utilizzando soluzioni antisettiche per rimuovere eventuali batteri e tessuti morti. Proseguirà con una medicazione per le ferite da pressione, da effettuare con regolarità e seguendo scrupolosamente le indicazioni del medico, l’unico che può prescrivere una terapia adatta dopo aver valutato il grado di essudato e il livello di infezione. Nelle situazioni più gravi e problematiche potrebbe servire una terapia antibiotica

In caso di infezione occorre monitorare in modo costante le lesioni per verificare l’efficacia del trattamento, prevenire le complicazioni e modificare eventualmente la terapia.

Come trattare una piaga da decubito necrotica

Se la lesione presenta una necrosi, ovvero il tessuto è devitalizzato, e sulla crosta sono evidenti i segni di pus, siero e sangue, il medico può suggerire il debridement. Si tratta di una procedura capace di eliminare i tessuti necrotici e favorire la guarigione delle piaghe infette. Ne esistono di tre tipologie: 

  • autolitico: per stimolare il corpo a eliminare il tessuto morto in autonomia con medicazioni specifiche, come quelle idrocolloidali o in idrogel;

  • enzimatico: per ridurre il trauma alla ferita attraverso l’uso di agenti chimici che dissolvono il tessuto morto;

  • chirurgico: per asportare il tessuto necrotico con l’intervento di un medico chirurgo.

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Il trattamento del dolore causato dalle piaghe decubito

La ferita di una piaga da decubito può essere molto dolorosa. I degenti, sia ospedalieri che in casa di cura o nell’ambito domiciliare, lamentano questa situazione per la posizione assunta a letto o durante la rimozione della medicazione

Dopo aver compreso intensità e causa, il medico può suggerire: 

  • l’uso di medicazioni avanzate, come gel che non aderiscono al fondo della lesione e favoriscono la guarigione grazie al rilascio di agenti farmacologici;

  • un posizionamento corretto, con ausili pensati per ridurre la pressione sulla lesione.

Così facendo si può limitare lo stato doloroso, migliorando la qualità della vita e il benessere fisico e psicologico del degente allettato.

Alimentazione, idratazione e altri consigli utili per il trattamento delle piaghe da decubito

Una dieta corretta, un’adeguata idratazione e altri piccoli accorgimenti consentono di affrontare con efficacia una lesione da decubito.

Come trattare piaghe da decubito con l’alimentazione

Il diabete mellito, l'insufficienza proteica e la malnutrizione sono situazioni che possono aggravare le lesioni da decubito. Con il diabete si altera il flusso del sangue nei vasi sanguigni e l’organismo avrà zone del corpo più fragili; se mancano le proteine, invece, è difficile ricostruire i tessuti e se non si assumono i giusti nutrienti le cellule non riusciranno a rimarginare la ferita come dovrebbero. 

L’ideale, quindi, è assumere:

  • almeno 1 grammo di proteine al giorno per kg corporeo;

  • micro e macronutrienti essenziali, come vitamine, sali minerali, antiossidanti, zinco, ferro, selenio. 

L’alimentazione va variata, preferendo dei pasti piccoli ma frequenti, avendo cura di ridurre la quantità di grassi e zuccheri ingeriti. Tra gli alimenti SÌ: carni magre, pesce, formaggi, affettati magri (come il prosciutto cotto o l’arrosto di pollo e tacchino), uova, latte scremato, yogurt magro, legumi, verdura, frutta e cereali. Da evitare invece: alcolici, grassi di origine animale, bevande zuccherate, dolci, troppo sale. 

Per una dieta equilibrata e sana, è sempre meglio rivolgersi a un esperto, come un dietologo, per creare un piano alimentare personalizzato che rispetti le esigenze della persona allettata.

Attenzione a una buona idratazione

L’acqua è un elemento importante per chi deve trascorrere un lungo periodo a letto. Una pelle secca e disidratata, infatti, aumenta il rischio di lesioni. Meglio apportare all’organismo la giusta quantità d’acqua per favorire la guarigione delle piaghe da decubito bevendo 6-8 tazze di liquidi al giorno

Ridurre la pressione sui punti a rischio

La riduzione della pressione sui punti critici consente di riattivare la circolazione sanguigna e accelerare il recupero della lesione. Esistono presidi medici specifici antidecubito - e prodotti professionali - pensati appositamente per lo scopo.

La prevenzione come trattamento delle piaghe da decubito

La prevenzione è uno dei trattamenti migliori per le ferite da decubito. Perché sia efficace il caregiver o il professionista sanitario devono: 

  • cambiare regolarmente la posizione del degente, anche quando è impossibilitato a muoversi, per evitare che la pressione si scarichi su un solo punto del corpo. Un telo scivola può aiutare la rotazione e lo spostamento in sicurezza e con massimo comfort, senza rischi;

  • controllare la pelle, soprattutto nelle aree di maggior contatto. Utile per individuare eventuali arrossamenti e agire per tempo, evitando la formazione delle piaghe; 

  • detergere la cute, tamponandola a intervalli regolari con prodotti idratanti e delicati, capaci di rispettare anche le pelli problematiche.

Un ultimo consiglio è quello di ripensare allo spazio di riposo. Dormire in un letto comodo e privo pieghe può aiutare a prevenire arrossamenti e le lesioni dovute alla pressione sulla pelle. Eseguire il corretto rifacimento del letto occupato è essenziale a livello preventivo, così come adottare una soluzione capace di ricreare uno spazio confortevole e accogliente

Le lenzuola inferiori HIP, per esempio, oltre ad essere traspiranti, aderiscono perfettamente a qualsiasi materasso evitando le pieghe. Le coperte termoregolanti, invece, vantano un tessuto in celle dall'elasticità naturale che non comprime il corpo ma si adegua alle sue forme. Prodotti professionali che rientrano nel Sistema Letto HIP, una soluzione adattabile alle specifiche esigenze del degente e dell’ambiente in cui andranno inserite, sia nell’ambito domiciliare che sanitario.

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