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Comfort del paziente allettato: soluzioni pratiche per migliorare la degenza quotidiana

In questo articolo ti parliamo di...

  • Un approccio integrato è fondamentale per garantire il benessere della persona allettata. Non basta concentrarsi su un singolo aspetto, ma è necessario creare un ecosistema di cura che consideri l'ambiente, l'igiene, il posizionamento e il supporto psicologico.
  • La gestione del microclima del letto, la temperatura della stanza e la comunicazione empatica contribuiscono in egual misura a preservare la salute fisica e la serenità della persona, trasformando la degenza in un'esperienza più dignitosa e sicura per tutti.
  • La prevenzione delle lesioni da pressione (comunemente note come piaghe da decubito) va oltre il semplice cambio posturale. È cruciale agire sui fattori scatenanti come la frizione sulla pelle, l'eccessiva umidità e la formazione di pieghe nei tessuti.

Un approccio integrato alla degenza considera ambiente, materiali tecnici e relazioni umane per tutelare la salute e la dignità della persona costretta a letto

Affrontare un periodo di degenza a letto, che sia in una struttura sanitaria o presso il proprio domicilio, rappresenta una sfida complessa per la persona assistita e per chi se ne prende cura.

L'immobilità prolungata, infatti, non comporta solo rischi per la salute fisica, come la sindrome da allettamento, ma incide profondamente anche sulla sfera emotiva e sulla percezione della propria autonomia e dignità.

La chiave per un'assistenza di qualità risiede in un approccio olistico, che non si limiti a curare la patologia, ma si impegni a creare un ambiente confortevole, sicuro e rispettoso.

Questo significa prestare attenzione tanto alla corretta gestione dell'ambiente, assicurando un'illuminazione adeguata e una temperatura confortevole, quanto alle pratiche di prevenzione delle complicanze più comuni.

La sfida è quella di combinare azioni e comportamenti corretti con l'utilizzo di strumenti e ausili adeguati, che possano supportare il paziente e alleggerire il carico di lavoro del caregiver.

Una gestione attenta di questi elementi è il primo passo per affrontare efficacemente una delle problematiche più sentite: la protezione della pelle.

Vediamo quindi come agire concretamente per ridurre il rischio di lesioni cutanee.

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Lesioni da decubito: come prevenire le piaghe agendo su attrito, umidità e pieghe

Le lesioni da pressione, o piaghe da decubito, sono una delle complicanze più temute e dolorose per chi è costretto a letto per lunghi periodi.

Si formano quando una pressione prolungata su determinate aree del corpo, come talloni, zona sacrale e fianchi, comprime i vasi sanguigni, portando alla necrosi dei tessuti.

Sebbene la mobilizzazione e il cambio di posizione ogni due ore siano pratiche fondamentali, da sole potrebbero non bastare. Altri tre fattori giocano un ruolo decisivo:

  • l'attrito: lo "struscio" continuo della pelle contro le lenzuola può causare arrossamenti e micro-lesioni, indebolendo la barriera cutanea;
  • l'umidità: il sudore o l'incontinenza creano un ambiente umido che macera la pelle, rendendola più fragile e suscettibile alle infezioni;
  • le pieghe: una semplice piega nel lenzuolo o nella traversa può creare un punto di pressione concentrata, sufficiente a innescare il processo di formazione di una lesione.

Ma la mobilizzazione stessa, specialmente con degenti obesi o non collaboranti, rappresenta una sfida fisica notevole per chi assiste. È qui che ausili specifici come il telo scivola diventano alleati fondamentali.

Posizionato strategicamente tra la traversa per incontinenza e il lenzuolo inferiore, presenta un lato ad altissima scivolosità che, a contatto con il lenzuolo, abbatte l'attrito. Questo permette di riposizionare la persona con uno sforzo minimo, rendendo l'operazione più fluida, sicura e ripetibile con la necessaria frequenza.

Grazie al suo spessore ridotto e alla sua traspirabilità, può essere lasciato permanentemente in posizione, sempre pronto all'uso.

Per una prevenzione efficace,quindi, è quindi indispensabile agire su tutti questi fronti, creando un microclima ideale a contatto con la pelle. È proprio qui che la scelta dei tessili giusti diventa una componente strategica della cura.

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La scelta della biancheria tecnica: la soluzione per una pelle più asciutta e protetta

La biancheria tradizionale, spesso in cotone, tende per sua natura a trattenere l'umidità (idrofilia) e a formare facilmente pieghe che richiedono un continuo riordino. Una moderna biancheria tecnico-sanitaria, invece, è progettata per risolvere attivamente queste problematiche.

Realizzata in uno speciale tessuto appositamente studiato, offre una combinazione di caratteristiche uniche: la sua naturale elasticità e il design con angoli profondi permettono al lenzuolo inferiore di rimanere sempre liscio e ben teso sul materasso, riducendo il rischio di formazione di pieghe.

Inoltre, la particolare tessitura riduce significativamente il coefficiente d'attrito, aiutando a limitare gli arrossamenti da sfregamento durante i riposizionamenti.

Un vantaggio importante è la gestione dell'umidità: a differenza del cotone, questo tessuto tecnico favorisce una rapida dissipazione del vapore acqueo, il mantenimento di una pelle più asciutta e la riduzione del pericolo di macerazione cutanea.

A questo si aggiungono accorgimenti come il doppio angolo nel lenzuolo superiore, che evita compressioni sui piedi, e l'uso di coperte termoregolanti leggere, che diminuiscono il peso complessivo sul corpo, migliorando ulteriormente il comfort e la sicurezza.

Questo approccio si estende logicamente anche alla gestione di altri aspetti fondamentali della cura quotidiana.

Prodotti per la degenza domiciliare: benessere per la persona assistita e praticità per chi se ne prende cura

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Gestire igiene e incontinenza: perché le traverse lavabili migliorano il comfort

L'igiene personale è un momento cruciale non solo per prevenire infezioni, ma anche per preservare l'autostima e la dignità della persona.

Le operazioni di pulizia a letto devono essere eseguite con prodotti delicati e con la massima attenzione alla privacy, coinvolgendo, se possibile, la persona assistita.

In questo contesto, anche gli ausili per la gestione dell'incontinenza hanno un ruolo decisamente importante. Le traverse monouso sono molto diffuse, ma presentano degli svantaggi.

Possono, infatti, indurre arrossamenti cutanei per i seguenti motivi:

 

  • anche se dotati di ali adesive, questi dispositivi tendono a spostarsi verso le zone meno compresse dai glutei e possono scivolare verso la parte lombare all’altezza dei reni, oppure sotto la coscia o il ginocchio dell’ospite;

  • durante lo spostamento si creano pieghe che provocano attrito e determinano la piegatura della pelle con conseguente irritazione meccanica;

  • spesso rimangono umidi a causa del contatto con liquidi organici dell’ospite, in particolare l’urina. La conseguente esposizione prolungata della pelle a un pH non idoneo favorisce l’insorgenza di arrossamenti;

  • anche la loro limitata traspirabilità, pur essendo un fattore secondario rispetto agli altri, contribuisce al rischio di arrossamenti e dermatiti.

Una traversa lavabile di alta qualità, al contrario, offre benefici superiori. È progettata per rimanere stabile e assorbire i liquidi rapidamente, contribuendo a una gestione più efficiente dell’umidità, uno dei fattori rilevanti per il benessere cutaneo.

Questo non solo migliora il comfort, ma è anche una scelta più sostenibile ed economica nel lungo periodo.

L'adozione di questi strumenti migliora notevolmente il comfort quotidiano della persona assistita, trasformando radicalmente il lavoro di chi lo assiste.

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Semplificare l'assistenza: un aiuto concreto per caregiver e operatori

Chi si prende cura di una persona allettata conosce bene la fatica fisica e mentale che si cela dietro gesti apparentemente semplici, ripetuti più volte al giorno.

Ogni riposizionamento, ogni cambio, ogni riassetto del letto è un'azione che richiede sforzo, attenzione e tempo.

Ridurre il carico di lavoro fisico e ottimizzare questi momenti non è solo una questione di efficienza, ma significa liberare risorse preziose: le energie e il tempo da dedicare alla relazione, all'ascolto e al supporto emotivo, aspetti fondamentali per la dignità di chi viene assistito.

Un sistema letto tecnico-sanitario è progettato anche per ridurre notevolmente la frequenza degli interventi di riassetto e velocizzare le operazioni di rifacimento completo del letto.

A questo si aggiunge la possibilità di integrare strumenti come il telo scivola, che rendono le operazioni di riposizionamento della persona assistita più sicure e meno gravose.

Alleggerire il carico di chi assiste significa migliorare in modo tangibile la qualità dell'assistenza e, soprattutto, rimettere al centro dell'attenzione ciò che conta di più: il benessere e la dignità della persona.

Comfort del paziente allettato: domande frequenti

Che differenza c'è tra la normale biancheria di cotone e quella tecnico-sanitaria?

La differenza principale risiede nella progettazione e nei materiali. La biancheria di cotone, sebbene naturale, tende ad assorbire e trattenere l'umidità, oltre a formare facilmente pieghe che possono causare punti di pressione sulla pelle. La biancheria tecnico-sanitaria è studiata per essere più elastica, rimanendo liscia e tesa sul materasso. Inoltre, ha un basso coefficiente d'attrito per ridurre gli arrossamenti e, soprattutto, è altamente traspirante, favorendo la rapida dispersione del sudore e mantenendo la pelle più asciutta e protetta dal rischio di macerazione.

Perché una traversa lavabile è preferibile a una monouso?

Una traversa lavabile di qualità è quasi sempre preferibile per motivi di comfort, efficacia e sostenibilità. A differenza dei modelli monouso, non forma pieghe sotto la regione sacrale della schiena della persona assistita, aiutando a ridurre il rischio di lesioni da pressione. Inoltre, assorbe i liquidi più velocemente, limitando il contatto della pelle con agenti irritanti. È anche una scelta ecologica ed economica: una singola traversa lavabile può sostituire centinaia di quelle usa e getta, abbattendo i costi di acquisto e smaltimento. Infine, si integra meglio con i materassi antidecubito, coadiuvandone la funzionalità.

Come può un buon sistema letto aiutare chi assiste il paziente?

Un sistema letto ben progettato offre vantaggi diretti a caregiver e operatori. Le lenzuola con angoli e il tessuto elastico che rimane in ordine riducono la necessità di risistemare continuamente il letto, facendo risparmiare tempo e fatica fisica. Il rifacimento completo è più veloce e semplice, ottimizzando le routine quotidiane. Questo permette a chi assiste di avere più tempo ed energie da dedicare alla cura diretta della persona, alla mobilizzazione e al supporto relazionale, migliorando l'efficienza e la qualità complessiva dell'assistenza, sia in un contesto domiciliare che in una struttura sanitaria.

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