Come girare correttamente un paziente nel letto per prevenire complicanze e dolori
In questo articolo ti parliamo di...
- Il cambio regolare di posizione è un intervento preventivo essenziale: migliora la circolazione, favorisce la respirazione, riduce il rischio di lesioni da pressione e deve essere pianificato e adattato allo stato clinico, idealmente ogni 4 ore.
- La scelta tra mobilizzazione attiva o passiva dipende dal grado di collaborazione della persona assistita; in entrambi i casi, comunicazione, ergonomia e uso corretto degli ausili sono fondamentali per la sicurezza di chi assiste e di chi viene assistito.
- L’impiego di un sistema letto tecnico con biancheria elastica, traverse lavabili e teli a basso attrito riduce lo sforzo fisico, migliora il comfort della persona e ottimizza tempi e risorse, sia in ambito domestico che professionale.
La corretta mobilizzazione è una pratica essenziale per evitare lesioni da pressione, dolori articolari e rischi muscolo-scheletrici, ma richiede tecniche precise e strumenti adeguati
Gestire una persona costretta a letto per lunghi periodi richiede attenzione, competenza e gli strumenti giusti. La movimentazione non è solo una necessità legata all'igiene o al cambio di medicazioni, ma un intervento preventivo fondamentale che, se eseguito correttamente e all'interno di un piano di cura integrato, ha un impatto positivo sulla salute generale dell'individuo.
Una delle domande più comuni per caregiver e operatori è come eseguire queste manovre in modo efficace e sicuro, sia per l'assistito che per sé stessi.
La risposta risiede in un approccio combinato: da un lato, la conoscenza delle tecniche di movimentazione corrette e, dall'altro, l'adozione di ausili progettati per facilitare questo compito. Comprendere il motivo per cui il cambio posturale è così importante è il primo passo per trasformare un'azione quotidiana in un gesto consapevole di assistenza.
Nota bene: Le informazioni contenute in questo articolo sono rivolte a caregiver non professionisti e operatori socio-sanitari. In caso di dubbi o situazioni complesse, è necessario rivolgersi a un professionista sanitario qualificato.
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Perché è fondamentale cambiare posizione regolarmente al degente?
Quando un corpo rimane immobile nella stessa posizione per troppo tempo, la pressione costante esercitata dal peso corporeo contro la superficie del letto (materasso e lenzuola) schiaccia i vasi sanguigni più piccoli. Questo processo riduce o interrompe il flusso di sangue e ossigeno ai tessuti, in particolare nelle zone dove le ossa sono più sporgenti, come l'osso sacro, i talloni, i gomiti e le scapole.
Se questa condizione persiste, le cellule della pelle e dei tessuti sottostanti iniziano a morire, portando alla formazione di lesioni dolorose e potenzialmente gravi conosciute come lesioni da pressione (o piaghe da decubito).
Oltre a prevenire queste lesioni, cambiare regolarmente la posizione della persona assistita stimola la circolazione, aiuta a prevenire la formazione di trombi, favorisce una migliore ventilazione polmonare e previene le contratture muscolari e le rigidità articolari.
In linea con le più recenti raccomandazioni italiane, il riposizionamento dovrebbe essere effettuato almeno ogni 4 ore, adattando la frequenza alla situazione clinica e organizzativa. Questo rende la mobilizzazione una componente indispensabile del percorso di cura, che deve essere pianificata e adattata in base allo stato della persona.
Lo stato di rischio del degente può cambiare rapidamente: per questo motivo, è importante che il piano di mobilizzazione venga rivalutato regolarmente, indipendentemente dalla classificazione iniziale del rischio.

Come girare la persona allettata: le tecniche di mobilizzazione attiva e passiva
La scelta della tecnica di mobilizzazione dipende dal livello di collaborazione della persona assistita. È fondamentale valutare la sua capacità residua di movimento per agire sempre in totale sicurezza.
- Mobilizzazione attiva (paziente parzialmente collaborante): se la persona può aiutare, anche minimamente, il caregiver deve guidare e supportare il movimento. Prima di iniziare, è importante spiegare ogni fase per ottenere la sua collaborazione. Per girare la persona su un fianco, si possono piegare le sue ginocchia e, sostenendolo dietro le spalle e sul bacino, aiutarlo a ruotare dolcemente. La comunicazione e l'incoraggiamento sono essenziali per rendere la persona partecipe e per ridurre lo sforzo dell'operatore;
- Mobilizzazione passiva (paziente non collaborante): quando la persona non può contribuire in alcun modo, la manovra diventa più complessa e, idealmente, dovrebbe essere eseguita da due operatori per garantire massima sicurezza. Una tecnica comune per la rotazione sul fianco prevede di accavallare la gamba più lontana sopra quella più vicina, posizionare il braccio opposto rispetto alla direzione del rotolamento piegato sull’addome (in modo che non rimanga intrappolato o compresso durante lo spostamento) e utilizzare prese salde ma delicate su spalla e bacino per far ruotare il corpo in un unico blocco. L'uso di ausili specifici in questo contesto non solo facilita la manovra, ma riduce il rischio di lesioni per chi assiste e per la persona allettata.
In entrambi gli scenari è prioritaria la protezione della schiena dell'operatore: lavorare con il letto a un'altezza adeguata, usare il peso del proprio corpo come contrappeso e muoversi con le gambe divaricate sono principi ergonomici fondamentali.

Prodotti per la degenza domiciliare: benessere per la persona assistita e praticità per chi se ne prende cura
Ausili per la movimentazione: il ruolo della biancheria tecnica e degli accessori a basso attrito
Oltre ai sollevatori e ai letti articolati, è importante considerare la superficie di contatto diretta tra persona e letto. Le lenzuola e le traverse possono influenzare in modo significativo la facilità di mobilizzazione e la protezione della cute. Il nostro HIP Sistema Letto, sviluppato in conformità alle normative vigenti, è pensato per offrire una soluzione integrata.
La combinazione di biancheria elastica, traverse lavabili ad alte prestazioni e accessori come il Telo Scivola a basso attrito consente una maggiore fluidità nei movimenti di riposizionamento.
Questi elementi, progettati per ridurre l'attrito e mantenere la pelle della persona assistita asciutta, possono contribuire a migliorare il comfort e a ridurre lo sforzo fisico del caregiver.
In particolare, il Telo Scivola, posizionato tra la traversa e il lenzuolo inferiore, presenta un lato ad alta scorrevolezza e basso spessore e può essere lasciato in posizione per facilitare i riposizionamenti frequenti. Tuttavia, l'utilizzo corretto deve sempre avvenire in conformità alle istruzioni d'uso e alle raccomandazioni dei professionisti sanitari.
Si ricorda che i prodotti sopra indicati sono disponibili in due linee: prodotti professionali per la degenza in ospedali, cliniche ed RSA e prodotti professionali per la degenza domiciliare.
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La mobilizzazione del paziente allettato è una delle attività più importanti nella prevenzione delle complicanze legate all'immobilità
Quando viene svolta con attenzione, con il supporto di tecniche adeguate e di ausili progettati per semplificare il lavoro assistenziale, può fare la differenza nella qualità della vita della persona assistita.
Rispettare le raccomandazioni più aggiornate, pianificare attentamente le manovre posturali e garantire l'accesso tempestivo agli strumenti necessari è fondamentale per un'assistenza efficace, sicura e rispettosa della dignità dell'individuo.
Come girare un paziente nel letto: domande frequenti
Cosa fare se il paziente non è per niente collaborante e sono solo?
Quando si assiste da soli una persona non collaborante, la sicurezza deve essere la priorità assoluta. Se non è possibile attendere l'aiuto di una seconda persona, è indispensabile utilizzare ausili appositamente pensati come i teli ad alta scorrevolezza. Questi strumenti permettono di ridurre drasticamente la forza necessaria per la mobilitazione del paziente, consentendo di farlo scivolare delicatamente. È fondamentale scomporre il movimento in piccole fasi, assicurandosi che il letto sia frenato e a un'altezza di lavoro comoda.
Una traversa lavabile è davvero meglio di una monouso per la mobilizzazione?
Sì, per diverse ragioni fondamentali. Una traversa lavabile di qualità, come quelle del sistema HIP, è realizzata in tessuti tecnici che si integrano con il letto. A differenza delle monouso, che tendono a raggrinzirsi e spostarsi, rimangono lisce e ben posizionate, eliminando il rischio di pieghe che possono causare lesioni da pressione nella zona sacrale. Durante la mobilizzazione, non ostacolano il movimento e proteggono meglio le prestazioni dei materassi antidecubito. Inoltre, dal punto di vista del comfort, del rispetto della pelle, dell'impatto ambientale e del costo a lungo termine, la scelta di una soluzione lavabile è sempre superiore.
Oltre a prevenire le piaghe, quali altri vantaggi offre un sistema letto tecnico?
Un sistema letto tecnico integrato offre vantaggi che vanno ben oltre la prevenzione delle lesioni da decubito. Per il caregiver o l'operatore, il beneficio principale è una significativa riduzione della fatica fisica durante le manovre di igiene e mobilizzazione, con un conseguente minor rischio di infortuni muscolo-scheletrici. Per la persona assistita, significa maggiore comfort, pelle più asciutta e protetta e, in definitiva, una maggiore sensazione di dignità e benessere. Infine, per le strutture sanitarie o per la gestione domiciliare, si traduce in un'ottimizzazione dei tempi e delle risorse, riducendo la necessità di cambi letto completi e i costi legati allo smaltimento dei prodotti monouso.