Come arredare la stanza di un degente per favorire comfort, autonomia e sicurezza
In questo articolo ti parliamo di...
- La sicurezza passa dalla rimozione di ostacoli visivi e fisici, dall’uso di superfici antiscivolo e da un’illuminazione ben distribuita: questi elementi migliorano l'autonomia e riducono il rischio di cadute.
- Il letto va considerato come un sistema integrato, dove struttura regolabile, materasso antidecubito e biancheria tecnica lavorano insieme per prevenire lesioni, migliorare il comfort e facilitare il lavoro del caregiver.
- La personalizzazione con oggetti familiari e colori accoglienti non è solo decorazione: rafforza l’identità dell’assistito e contribuisce al benessere emotivo, soprattutto in presenza di demenza.
La disposizione degli spazi, la scelta dei materiali e l’integrazione di soluzioni specifiche influiscono direttamente sul benessere psico-fisico della persona e sull’efficacia dell’intervento assistenziale
Quando una persona cara necessita di assistenza a lungo termine, a casa o in una struttura, la sua stanza si trasforma: da semplice luogo di riposo diventa il cuore della sua quotidianità.
Organizzare questo spazio in modo intelligente non è solo una questione di ordine, ma un vero e proprio atto di cura. Un ambiente ben progettato può fare una differenza sostanziale nel migliorare la qualità della vita, promuovere la sicurezza e l'autonomia residua, e, non da ultimo, alleggerire le complesse mansioni di chi presta assistenza, che sia un familiare o un operatore socio-sanitario.
L'obiettivo è creare un ecosistema che bilanci perfettamente le necessità cliniche con il bisogno umano di calore e familiarità.
Ogni elemento, dalla disposizione dei mobili alla scelta dei tessuti, riveste un ruolo decisivo nel determinare il benessere fisico e psicologico della persona assistita. Vediamo quindi come agire concretamente partendo dalle fondamenta di ogni spazio sicuro.
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Sicurezza e accessibilità: le fondamenta di uno spazio funzionale
Il primo passo per allestire una stanza sicura è garantire la massima libertà di movimento. Lo spazio deve essere facilmente percorribile, anche con ausili come deambulatori o carrozzine.
Questo significa rimuovere ogni potenziale ostacolo: via i tappeti che possono causare inciampi, i mobili superflui che restringono i passaggi e i cavi elettrici volanti. I pavimenti dovrebbero essere realizzati in materiali antiscivolo e mantenuti sempre liberi e puliti.
Anche l'illuminazione è fondamentale. È importante favorire la luce naturale durante il giorno e prevedere diverse fonti di luce artificiale, ben distribuite e mai abbaglianti, per le ore serali e notturne.
Una piccola luce notturna può essere di grande aiuto per l'orientamento in caso di risvegli, riducendo il rischio di disorientamento e cadute.
Infine, l'installazione di maniglie e corrimano nei punti strategici, come vicino al letto e nel percorso verso il bagno, offre un supporto indispensabile per la stabilità.
Questi accorgimenti strutturali sono la base su cui poggia il comfort quotidiano, ma se la persona assistita soffre di demenza?
Ambiente a misura di paziente con demenza: consigli per spazi sicuri e rassicuranti
Questi principi di base assumono un'importanza ancora maggiore quando l'ambiente è destinato a una persona con demenza, per la quale la percezione dello spazio può essere alterata. In questi casi, alcuni accorgimenti specifici possono ridurre drasticamente stati di ansia e agitazione.
Per esempio, rimuovere gli specchi può prevenire confusione e paura in chi non riconosce la propria immagine riflessa. Allo stesso modo, l'utilizzo di contrasti cromatici può facilitare il riconoscimento degli oggetti: un copriwater colorato che si distingue dalla ceramica o interruttori che risaltano sulla parete possono aiutare il paziente a orientarsi con più facilità.
È inoltre fondamentale prestare attenzione ai pavimenti, in quanto disegni complessi o a scacchiera, specialmente con colori scuri, possono essere percepiti come ostacoli o buchi, generando insicurezza. A tal fine, si dovrebbero preferire superfici uniformi e colori chiari per favorire un senso di sicurezza e stabilità.
Parliamo adesso del letto, l'elemento centrale della stanza del degente.
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Il sistema letto: oltre il materasso, la chiave per la prevenzione
Il letto è il luogo dove la persona assistita trascorre la maggior parte del tempo, ed è per questo che la sua configurazione merita la massima attenzione.
Un letto articolato, magari dotato di sponde di sicurezza, regolabile in altezza e inclinazione, è fondamentale per facilitare i movimenti, migliorare la respirazione e ridurre lo sforzo fisico a carico degli operatori durante le manovre di assistenza.
Abbinato a un materasso antidecubito, costituisce la prima linea di difesa contro le lesioni da pressione.
Tuttavia, la massima efficacia si raggiunge considerando il letto come un "Sistema". La biancheria, infatti, è un componente tecnico tanto importante quanto il materasso. Lenzuola tradizionali possono creare pieghe che, esercitando una pressione anomala sulla pelle, aumentano il rischio di arrossamenti e piaghe.
Le soluzioni di biancheria tecnico-sanitaria, come quelle del Sistema Letto HIP, sono progettate in un apposito tessuto a basso coefficiente d’attrito per rimanere sempre tese e lisce.
Questo tessuto, oltre a dissipare l’umidità e ridurre il rischio di macerazione cutanea, semplifica enormemente il lavoro degli operatori, che non devono continuamente riassettare il letto.
A completare il sistema, traverse lavabili ad alta assorbenza proteggono il materasso, non formano pieghe sotto la zona sacrale e sono una scelta più ecologica ed economica rispetto alle versioni monouso.
Arredi funzionali e organizzazione degli spazi terapeutici
Oltre al letto, pochi altri arredi, scelti con cura, possono migliorare notevolmente la funzionalità della stanza.
Un comodino capiente e ben organizzato permette di avere a portata di mano oggetti essenziali come occhiali, un bicchiere d'acqua, il telecomando e un sistema di chiamata.
Una poltrona ergonomica, comoda e non troppo profonda, offre un'alternativa confortevole al letto per i momenti di veglia, la lettura o per ricevere visite.
È importante assicurarsi anche che la seduta sia facile da usare, permettendo alla persona di alzarsi e sedersi con il minimo sforzo.
Nei casi di assistenza domiciliare che prevedono terapie complesse, è utile dedicare un angolo della stanza alla gestione di farmaci e dispositivi medicali.
Un piccolo carrello o una cassettiera con etichette chiare aiuta a mantenere tutto in ordine e a portata di mano, garantendo sicurezza e precisione nella somministrazione delle cure.
Questa organizzazione non solo semplifica il compito del caregiver, ma rende anche l'ambiente più ordinato e meno medicalizzato alla vista, contribuendo a un'atmosfera più serena e domestica.
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Personalizzazione e dignità: preparare un ambiente che favorisca la cura
Infine, è fondamentale ricordare che la stanza è prima di tutto uno spazio di vita personale. La cura della persona passa anche attraverso il rispetto della sua identità e della sua storia.
Per questo, è importante personalizzare l'ambiente con elementi che trasmettano calore e familiarità.
Fotografie di famiglia, quadri, oggetti cari e ricordi di una vita aiutano a mantenere un legame con il proprio mondo e a preservare il senso di sé, un aspetto cruciale soprattutto in presenza di deterioramento cognitivo.
Anche la scelta dei colori e dei tessuti, come le tende, i cuscini o termo coperte leggere e colorate, può influenzare positivamente l'umore.
Creare un ambiente che non sia solo funzionale e sicuro, ma anche emotivamente accogliente, significa riconoscere la centralità della dignità della persona, offrendole un rifugio che sia veramente "suo" e che contribuisca attivamente al suo benessere psicologico.
Come arredare la stanza di un degente: domande frequenti
Quali sono gli errori più comuni da evitare nell'arredare la stanza di una persona allettata?
L'errore più comune è sottovalutare la sicurezza a favore dell'estetica. Tappeti scivolosi, anche se belli, sono una delle principali cause di caduta e vanno rimossi. Un altro errore è l'eccesso di arredi, che crea ostacoli e rende difficili gli spostamenti con ausili. Infine, un'illuminazione inadeguata, troppo debole o abbagliante, può causare disorientamento e affaticamento visivo. È essenziale privilegiare sempre la funzionalità e la semplicità, creando un ambiente arioso, ben illuminato e privo di pericoli nascosti, dove muoversi sia facile per l'assistito e per chi lo aiuta.
Perché la biancheria da letto è così importante per prevenire le piaghe da decubito?
La biancheria da letto è a diretto contatto con la pelle per molte ore al giorno e possiede un ruolo importante nella prevenzione. A differenza del cotone tradizionale, che tende a formare pieghe rigide e a trattenere l'umidità, la biancheria tecnico-sanitaria in jersey di alta qualità si adatta al corpo e al materasso rimanendo liscia. L'assenza di pieghe riduce i picchi di pressione sulla pelle. Inoltre, il basso coefficiente d'attrito limita gli arrossamenti durante i riposizionamenti e l'alta traspirabilità del tessuto mantiene la pelle più asciutta, prevenendo la macerazione che favorisce l'insorgere delle lesioni.
Come si può rendere la stanza più sicura per una persona con demenza?
Per una persona con demenza, la prevedibilità e la chiarezza dell'ambiente sono fondamentali. È cruciale eliminare gli specchi, poiché l'incapacità di riconoscere la propria immagine riflessa può generare ansia e agitazione. È bene anche ridurre il numero di soprammobili per non creare confusione visiva. Utilizzare contrasti cromatici netti tra mobili, pareti e pavimento aiuta a distinguere gli oggetti e a orientarsi meglio nello spazio. Ad esempio, un copriwater di colore diverso dalla ceramica è più facile da identificare. Infine, evitare pavimenti con disegni complessi o a scacchiera, che possono essere percepiti come buchi o ostacoli.
